Era un caldo e robboso pomeriggio estivo del 2008, precisamente domenica 20 luglio, delusi da una cocente sconfitta in una finale di un torneo estivo maturata contro una squadra di ultraquarantenni insieme ad alcuni amici decidemmo di dare vita al BULLDOG TERPI.

Le prime diatribe nacquero nel giro di pochi secondi:erano da decidere il nome, i colori sociali, la rosa e l'organigramma societari. Dopo una riga di calci e pugni si decise per i colori giallo blu (in onore del Boca Juniors), il primo presidente (Alessandro Zucchetti, unico illeso nella rissa) e come campo di casa manco a dirlo IL CATINO DI VIA TERPI.

Decidemmo di iscriverci al campionato provinciale a 7 dell'AICS, partendo dalla divisione C.

Sotto la guida del compianto mister Mattia "Minghella" "mister silente" "el viejo" Briganti arrivò subito la promozione in B dopo una stagione da protagonisti terminata con la sconfitta in finale a vantaggio del Deportivo Loo Sven Vath.

La stagione successiva, 2009/2010, vide forse il miglior Bulldog di sempre che, dopo aver dominato il girone con 60 punti su 66 disponibili, dovette però arrendersi all'Alcool Team in una semifinale al cardiopalma terminata ai calci di rigore. Poco importa era DIVISIONE A.

Il primo anno di assestamento in divisione A ci vide arrivare quinti nella regoular season per poi terminare 14esimi nella classifica generale.

La stagione 2011/2012 doveva essere quella giusta; dopo una campagna acquisti faraonica, il trapasso del "mister silente" e l'approdo in panchina di Riccardo "la placa" Bruzzone , l'entusiasmo che circondava la squadra sembrava essere tornato quello dei tempi d'oro delle stagioni passate.

Ma a fine anno ottonemmo solo un decimo posto e un ottimo penultimo posto in coppa disciplina.

In questo vortice di sentimenti vorremmo ringraziare tutti,ma proprio tutti (presidenti,allenatori, giocatori e sponsor) coloro che hanno reso possibile tutto ciò.

Un ringraziamento particolare va ai nostri fantastici tifosi che, sfidando le peggiori condizioni climatiche, hanno sempre fatto sentire la loro presenza (GRANDE FRATELLO A PARTE). GRAZIE RAGAZZI/E.